
La tecnologia al tempo del COVID-19
Il 10 marzo 2020 alle ore 21:40, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato che l’intera penisola italiana è considerata zona protetta. Tutte le attività non necessarie al sostentamento devono evitare di svolgere la loro attività al pubblico. Soprattutto quelle che non riescono a garantire la distanza di 1 metro tra tutte le persone al loro interno. La causa di questa decisione è derivata dall’epidemia partita dalla Cina, precisamente da Wuhan, nel mercato del pesce, del Nuovo Corona Virus.
I primi casi hanno coinvolto principalmente lavoratori del mercato del pesce di Wuhan, nel quale erano in vendita anche animali vivi. Nelle prime settimane di gennaio 2020 gli scienziati hanno isolato in questi soggetti un nuovo coronavirus, designato SARS-CoV-2. Alla fine del gennaio 2020 non erano ancora state ben determinate le caratteristiche del virus, sebbene fosse accertata la capacità di trasmettersi da uomo a uomo. La malattia associata è stata riconosciuta con il nome di COVID-19. Coloro che sono infetti possono risultare asintomatici o presentare alcuni sintomi come febbre, tosse o respiro corto. I casi possono tuttavia progredire in peggio evolvendo in polmonite, insufficienza multiorgano, fino a portare al decesso nei soggetti più vulnerabili. Il periodo di incubazione varia da 1 a 14 giorni con un periodo mediano stimato di incubazione tra i 5 e i 6 giorni.
Questo virus viene bloccato nel suo contagio se tutti gli abitati del Paese restano in casa, evitando il più possibile di uscire e di avere contatti con persone contagiate. Anche essere asintomatici è un problema, proprio perché non si può constatare, non avendo nessun sintomo, se potenzialmente possiamo contagiare altre persone. Chi è già malato di altre patologie ha un altissimo rischio di morire. È una responsabilità di tutti quella di restare a casa tassativamente.
Ad oggi l’Italia ha attivato, per la maggior parte dei lavori facenti parte del terziario avanzato, lo smart working o lavoro agile. Per permettere di continuare a svolgere il proprio lavoro da casa senza dover bloccare completamente l’attività svolta. Vediamo nel dettaglio quali sono gli aspetti positivi da considerare.
Definizione di Lavoro Agile: «una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa.»
I vantaggi dello smart working o lavoro agile in termini globali sono:
- Evitazione dell’utilizzo dei mezzi di trasporto: diminuzione drastica di incidenti nell’orario prima e dopo il lavoro. Inoltre anche l’inquinamento sarebbe dimezzato, dato che in molti utilizzano le automobili per raggiungere l’azienda presso cui si è assunti.
- Diminuzione delle spese aziendali: avere un dipendente è una spesa molto ingente, l’elettricità consumata da uno o più dipendenti si può eliminare con lo smart working e i soldi non spesi possono essere reinvestiti in altro.
- La flessibilità nella gestione del proprio lavoro: nell’idea stessa del lavoro agile, vi è insita la capacità, la responsabilità e la libertà da parte del lavoratore di scegliere il proprio luogo e tempo in cui svolgere l’attività professionale richiesta. Ciò comporta lavorare sicuramente per obbiettivi e per date di scadenza ma dando ampia possibilità sul come, dove e quando fare quello che viene richiesto. La fiducia è un ingrediente fondamentale nel rapporto tra il datore di lavoro che propone lo smart working e il dipendente che lo esercita. Lavorare per obiettivi permette ad entrambe le parti di essere sicuri di progredire nei tempi giusti.
In un nostro articolo del 2018 Lavorare con l’informatica abbiamo menzionato alcune nuove figure lavorative. Oggi tutte quelle figure da noi designate e molte altre ancora possono giovare del lavoro agile. Grazie alla tecnologia, lavorare da casa o comunque lontano dal luogo di lavoro, diventa sempre più semplice e molto utile.
Lo Stato italiano è il secondo per contagi dopo la Cina, l’Europa è circa 9 giorni dal contagio rispetto all’Italia. Purtroppo c’è un atteggiamento di sottovalutazione da parte dell’Europa rispetto a questo fenomeno nonostante abbiano come evidente esempio di contagio l’Italia.
Kennedy tenne un discorso a Indianapolis il 12 aprile 1959 in cui descrisse la scritta in cinese la parola crisi è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità. Sembra un esempio molto appropriato perché dalla Cina ci arriva un grandissimo insegnamento e in questo momento storico anche tanti aiuti. Loro hanno vissuto e superato quello che stiamo vivendo noi italiani e ora ci stanno offrendo dispositivi sanitari e aiuti medici davvero concreti.
Prendendo spunto dalla parola “crisi” in cinese l’Italia ha creato un’opportunità chiamata Solidarietà Digitale . È l’iniziativa nata con l’emergenza del Corona Virus, grazie al Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, con il supporto tecnico di AgID, Agenzia per l’Italia digitale. Questa iniziativa ha raccolto la solidarietà sotto forma di servizi digitali gratuiti di molte aziende italiane. Gli aiuti arrivano ogni giorno massicci, tant’è che il sito ha avvisato della tardiva risposta alle numerose offerte di solidarietà digitale. Noi di Smart Life abbiamo voluto dare il nostro contributo mettendo a disposizione un abbonamento gratuito di 4 mesi al nostro servizio Cercagare.it, che potrete trovare anche sul sito del Ministero dell’innovazione sotto l’iniziativa Solidarietà Digitale. La solidarietà è un modo come un altro per sentirsi vicini, aiutarci a distanza, da casa in qualsiasi maniera.